Dopo la grande mostra in Galleria Nazionale (“Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo”), le strepitose videoproiezioni sulla facciata vanvitelliana di Palazzo Murena (“Perugino come non l’hai mai visto”), il Nero Perugino-Burri in Palazzo Baldeschi al Corso, rilancia alla grande il glorioso Collegio del Cambio.
A Perugia è tutto un fiorire di iniziative di rango che esaltano il genio del Divin Pittore e la sua straordinaria produzione sacra e profana.
L’ultima proposta suona “Rileggendo gli affreschi del Perugino al Cambio” e si articola in una serie di progetti, proposte, itinerari che si collocano lungo le direttrici di un variegato ventaglio storico-artistico-culturale-antropologico.
Iniziative illustrate, con ricchezza di dettagli, dal Rettore Vincenzo Ansidei di Catrano, dallo storico dell’arte e curatore scientifico Francesco Federico Mancini, da Ilaria Borletti Buitoni, Presidente del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del pittore Pietro Vannucci.
L’iniziativa del Cambio ha dunque robuste gambe scientifiche e l’avallo istituzionale.
Numerosi gli step del viaggio attraverso le opere e i giorni del Perugino.
In primis una pubblicazione, edita da Aguaplano, avente per oggetto la nascita e le funzioni storiche dell’Istituzione, gli Statuti e le Matricole, le trasformazioni nell’arco dei secoli della sede, la realizzazione degli arredi lignei e degli affreschi del Perugino nella Sala dell’Udienza e di Giannicola di Paolo nella cappella di San Giovanni.
Per gli ausili turistico-didattici, installato, nello spazio fra la Sala dell’Udienza e la cappella di San Giovanni, un monitor touch-screen interattivo, multilingue. Navigazione snella ed efficace con una app, semplice e intuitiva.
Ma le iniziative del Nobile Collegio del Cambio erano già partite dal 2022.
Spot, docufilm, rilievo digitale degli affreschi, concessione dei diritti di riproduzione dell’autoritratto per la realizzazione di una moneta celebrativa (Zecca di città del Vaticano), documentario, per le reti Rai, sul progetto di ricerca del laboratorio di diagnostica di Spoleto, coordinato da Vittoria Garibaldi (Luce e colore nel Rinascimento umbro: da Perugino a Raffaello), francobollo celebrativo, realizzato dall’Istituto Poligrafico, dalla Zecca dello Stato e da Poste Italiane. E non finisce qui.
nsomma: il quinto centenario peruginesco ha innescato una pluralità d’iniziative, volte ad esaltare risorse e competenze, locali e nazionali. A riprova delle potenzialità del nostro territorio e della caratura dei nostri studiosi: di provincia, ma non certo provinciali.
(Articolo e foto di PerugiaToday)