Un presepe multimediale con le opere del Perugino. Una riproduzione ad altissima definizione, elaborata con un intenso gioco di colori, di luci e di musica, per raccontare, in modo emozionale ed evocativo, la Natività attraverso l’arte. Questo il cuore dell’iniziativa dal titolo “Dall’ottavo centenario della rappresentazione del Presepe di Greccio al quinto centenario delle Natività di Perugino” organizzata dal Convento di San Francesco del Monte, a Perugia nella storica Biblioteca, per sabato prossimo, 9 dicembre, alle ore 16.45, insieme ad Archimede Arte.
Il tema dell’appuntamento vede come elemento cardine la coincidenza di due grandi eventi che hanno toccato il 2023 e che proprio nel mese di dicembre trovano la loro massima vicinanza: l’ottavo centenario della rappresentazione del Presepe di Greccio e il quinto centenario dalla morte del grande maestro umbro Pietro Vannucci, detto appunto il Perugino. L’evento si aprirà con una conferenza con gli interventi di Padre Simone Ceccobao e di Francesco Federico Mancini, professore ordinario di Storia dell’arte moderna dell’Università degli Studi di Perugia. L’incontro verrà introdotto da Padre Georges Massinelli, guardiano del Convento di San Francesco del Monte e coordinato da Aldo Pascucci, vicepresidente di Archimede Arte.
Alle radici della Natività. Attraverso le immagini ad altissima risoluzione, si potrà così ripercorrere la Natività attraverso l’arte, partendo proprio dalle origini della prima rappresentazione del Presepe al mondo. Una storia che affonda le radici nel 1223, quando San Francesco, recatosi a Greccio, decise insieme all’amico Giovanni Velita, di rappresentare la Natività in quel paese a lui così caro. Fu proprio in quell’anno che il Santo di Assisi intraprese il suo lungo viaggio in Palestina, al ritorno dal quale emerse in lui un forte desiderio di rievocare la nascita di Gesù in un luogo che gli ricordasse Betlemme. La scelta ricadde proprio nella suggestiva Greccio.
Le Natività del Perugino. Il 2023, al contempo, è anche l’anno del cinquecentenario dalla morte del Perugino, celebrato come uno dei più importanti artisti del Rinascimento, nonché maestro di Raffaello. Il grande pittore umbro rappresentò più volte la Natività, tema ricorrente in tutto l’arco della sua vita, basti pensare che proprio l’ultima opera datata dell’artista risalente all’anno della sua morte (1523), presenta appunto questo tema. Ma è tra il 1501 ed il 1502 che si attesta la presenza di Perugino a Monteripido dove lavorò lasciando alcuni affreschi, tra cui una lunetta con l’Adorazione dei pastori, e una Pala Opistografa posta al tempo sull’altare maggiore della chiesa del convento. La lunetta venne commissionata per una delle due cappelle ricavate nel chiostro prospiciente la chiesa ed oggi collocata nella Galleria Nazionale dell’Umbria, dopo il suo distacco nel 1856. L’Adoraizone dei pastori è l’unico affresco pervenutoci di quelli realizzati a Monteripido dal Perugino, gli altri sono andati perduti. Alla Galleria Naizionale dell’Umbria è conservata anche la Pala Opistografa di Monteripido, probabilmente terminata oltre il 1504.
La conferenza e la proiezione del Presepe multimediale rappresentano, dunque, un’occasione unica per discutere insieme ad illustri esperti sui temi di questi due importanti ricorrenze e per poter ammirare le Natività del Perugino virtualmente riproposte in una cornice suggestiva, nel cuore del Convento di San Francesco del Monte, visibile per tutto il periodo natalizio, fino a domenica 7 gennaio 2024.