Pala Tezi – Perugia
Un’iscrizione nel lembo della veste inferiore della Madonna riporta la data di esecuzione del dipinto (MCCCCC) e il nome del committente, il notaio del Collegio del Cambio e dei Priori Bernardino di ser Angelo.
L’opera, parte centrale di un polittico più articolato, doveva essere collocata su un altare della chiesa di Sant’Agostino a Perugia di proprietà della famiglia del notaio, che a partire dal 1483 assume il cognome “Tezi”.
Durante i lavori di ammodernamento, nel Settecento, la pala è stata smontata in più parti senza conservarne la carpenteria né lo sportello mobile in cui doveva essere effigiato un Redentore, perduto; la predella, attribuita a Gerino da Pistoia, si trova a Berlino.
Con le demanializzazioni postunitarie, il dipinto è stato portato in Galleria Nazionale e adattato nella cornice della ormai esule Pala dei Decemviri, sempre di Perugino, trasferita in Vaticano.
Per realizzare l’opera, Perugino si è servito degli stessi cartoni con cui esegue la Madonna della Consolazione per la confraternita dei Disciplinati Santa Maria Novella e della stessa modalità compositiva, nella costruzione spaziale, del Gonfalone della Giustizia e del Polittico di San Pietro.
L’opera si trova alla Galleria Nazionale dell’Umbria.