Tavolette di San Bernardino – Perugia
Le tavolette di San Bernardino sono otto dipinti di piccole dimensioni di cui con certezza si conosce solo la data di realizzazione, il 1473, riportata sull’attico del grande arco trionfale che inquadra l’intera scena.
I soggetti delle narrazioni sono la vita e i miracoli di San Bernardino da Siena, a cui la comunità perugina era molto devota, tanto da erigere in suo onore un oratorio. Proprio per questo luogo di culto, per volontà dei frati francescani di Perugia erano state realizzate le tavole, a decorazione di una nicchia che doveva ospitare la statua del Santo.
Le scene sono decise secondo un preciso progetto unitario ma, poiché presentano stili differenti, sono state eseguite da sei diversi artisti; tra questi, la critica è unanime nel ricondurre a Perugino soltanto il dipinto con San Bernardino che risana da un’ulcera la figlia di Giovanni Antonio Petrazio da Rieti.
La composizione si presenta ricca di citazioni rinascimentali e classiche, come l’arco sullo sfondo che richiama l’Arco di Tito. Nel gruppo di personaggi a sinistra, i riferimenti stilistici sono quelli della bottega fiorentina del Verrocchio, che Perugino aveva personalmente conosciuto e frequentato, mente il giovane stante, a destra, è tipico delle figure aggraziate e dinamiche, dai gesti mai esasperati ma contenuti ed essenziali, che saranno poi la cifra del pittore umbro. Il paesaggio, che richiama le campagne umbre, risente dell’influenza fiamminga nell’atmosfera quasi pervasa da nebbie perlacee.
L’opera e le altre sette tavolette si trovano alla Galleria Nazionale dell’Umbria.