Resurrezione di Cristo – Palazzo Apostolico – Città del Vaticano
Nel realizzare quest’opera, che siamo abituati ad ammirare alle spalle del Pontefice durante gli incontri con i capi di Stato, Perugino mette in pratica delle suggestioni già sperimentate in Umbria, come lo schema compositivo visto nella predella del Polittico di San Pietro mescolato a quello della Trasfigurazione del Collegio del Cambio. La scena si svolge su due registri, dei quali quello superiore vede la figura di Cristo in una mandorla di luce fiancheggiato da due angeli e quello inferiore con tre soldati dormienti e uno accecato dalla grande luminosità emanata dal Salvatore.
Il dipinto è eseguito su commissione di Bernardino di Giovanni da Corneto per un altare di San Francesco al Prato, dove rimane fino al 1797, quando viene requisito dalle truppe napoleoniche; grazie all’interessamento dello scultore Canova l’opera fa rientro in Italia ma viene trattenuta dal Governo pontificio.
L’opera è custodita all’interno della biblioteca privata del Papa, nel Palazzo Apostolico.