Basilica di Santo Spirito – Firenze
Le vicende della Basilica di Santo Spirito hanno avvio nel 1269, quando una comunità di frati agostiniani insediatasi a Firenze inizia la costruzione di una chiesa in zona Oltrarno, sul luogo di un precedente oratorio intitolato a Maria Vergine, allo Spirito Santo e a tutti i Santi, edificato poco più di un decennio prima grazie alla donazione di due nobiluomini. Il nuovo luogo di culto, con annesso il convento, prende il nome di “Santo Spirito” mantenendo parte della dedicazione originaria.
All’indomani del XIV secolo, il complesso subisce degli ampliamenti a seguito del popolamento urbano dell’area e viene creata la piazza antistante per poter accogliere la moltitudine di fedeli che vengono ad ascoltare i sermoni dei frati.
Nella prima metà del Quattrocento la Basilica viene ricostruita in forme rinascimentali, grazie al progetto del grande Filippo Brunelleschi, completato dopo la sua morte da dei suoi allievi. Nei secoli successivi si riscontrano modifiche e aggiunte all’impianto precedente; con il governo napoleonico si verificano inoltre requisizioni di manufatti artistici che non faranno più ritorno a Firenze.
La chiesa, tuttavia, è ancora nota per conservare opere d’arte di assoluto rilievo; tra i capolavori ancora in loco, si ricorda il Crocifisso scolpito da Michelangelo, la Pala eseguita da Filippo Lippi, dipinti dell’Allori e la vetrata della Pentecoste su disegno di Perugino.