Sant’Ercolano e San Giacomo Maggiore – Musée des Beaux-Arts – Lione
L’opera, trasportata in Francia durante le requisizioni napoleoniche, faceva parte del Polittico di Sant’Agostino, maestosa pala d’altare bifronte commissionata dai frati agostiniani e realizzata in due fasi dal Perugino.
La tavola rappresenta Sant’Ercolano e san Giacomo Maggiore e, secondo la ricostruzione, si trovava nel recto del Polittico (l’esecuzione può essere quindi datata al decennio 1502-1512), ovvero la parte verso la navata della chiesa, alla destra della tavola centrale raffigurante il Battesimo di Cristo: i due santi sono infatti rivolti verso sinistra, mentre idealmente assistono alla scena al centro.
Sant’Ercolano è raffigurato orante, con le mani giunte in preghiera, e sul suo fianco sinistro poggia lievemente il pastorale (il bastone simbolico dalla punta ricurva tipica dei vescovi), terminante con un piccolo stendardo sul quale è rappresentato un grifo, simbolo della città di Perugia. Accanto a lui San Giacomo Maggiore regge un libro tra le mani, il bastone incastrato sotto il braccio sinistro.
Le vesti di entrambi i santi sono riccamente panneggiate e decorate, ed i colori densi si stagliano fortemente contro il paesaggio sfumato che si intravede alle loro spalle. Come nel caso della tavola raffigurante San Giovanni Evangelista e Sant’Agostino di Tolosa, la mancanza di spazio intorno ai due santi è insolita per il Perugino; la tavola fu infatti probabilmente tagliata, forse durante lo smembramento della pala d’altare nel 1648.
Il dipinto è conservato al Musée des Beaux-Arts di Lione.