Compianto su Cristo morto – Palazzo Pitti – Firenze
Il Compianto sul Cristo morto nel 1509 è menzionato presso la chiesa di Santa Chiara a Firenze, posto al secondo altare a destra; dopo essere
Il Compianto sul Cristo morto nel 1509 è menzionato presso la chiesa di Santa Chiara a Firenze, posto al secondo altare a destra; dopo essere
La santa è identificabile con Maria Maddalena soltanto grazie all’iscrizione in oro sul bordo della veste, costituita da un corpetto alla moda, di colore verde
Circa l’identità del ragazzo ritratto, la critica si è a lungo interrogata: sul retro della tavola, una lunga scritta quasi completamente abrasa ricorda il dipinto
Proveniente dalla collezione del Cardinal Leopoldo de’ Medici, il dipinto è stato talvolta attribuito alla mano di Raffaello finché il critico Gaetano Milanesi, leggendo l’iscrizione
Il dipinto, insieme all’Orazione nell’orto e alla Crocifissione viene eseguito per il convento degli Ingesuati che si trovava fuori dalle mura cittadine di Firenze. Al
La tavola rappresenta il terzo dipinto che Pietro Vannucci esegue per commissione dei frati che si trovavano nel convento degli Ingesuati fuori le mura della
L’opera viene commissionata a Perugino dalla vedova del mercante veneziano Giovanni di Pietro Martini, Cornelia Salviati e dal loro figlio Roberto, per essere collocata nella
Il dipinto, acquisito dalla Galleria degli Uffizi nel 1904, viene realizzato su commissione del Convento degli Ingesuati di San Giusto fuori le mura di Firenze
La tavola, raffigurante l’Assunzione della Vergine Maria in cielo, proviene da quella che doveva essere una delle pale d’altare più grandi e prestigiose della Firenze
L’opera, che rappresenta al centro Gesù crocifisso affiancato dalla Madonna e da San Girolamo, può essere messa in relazione con altre opere dal contenuto medesimo,