Adorazione dei Magi – Perugia

L’Adorazione dei Magi, dipinta in origine per la chiesa di Santa Maria dei Servi di Perugia, distrutta con l’edificazione della Rocca Paolina nel 1540 dopo la Guerra del Sale, rappresenta per Perugino il primo vero incarico da pittore autonomo, probabilmente per conto della famiglia Baglioni, che al tempo rappresentava, nella persona di Braccio, la Signoria occulta di una città ufficialmente posta sotto l’egida papale. Questa tematica, che si presta alla rappresentazione di uno status elevato grazie alla presenza dei tre Re, è solitamente prescelta da committenti che rivestono un ruolo di rilievo nella società in cui si trovano ad operare.
 
All’estrema sinistra, il personaggio scorciato che guarda verso di noi è con ogni probabilità il giovane Perugino, orgogliosamente autoritrattosi al fine di abbinare il suo ruolo a una commissione che riteneva prestigiosa. A livello stilistico, l’opera riflette le suggestioni toscane assimilate a Firenze, frequentando l’entourage di Andrea Verrocchio, mentre anticipa alcune tipologie figurative, come i giovani eleganti e raffinati, che diventeranno usuali nelle composizioni dell’artista umbro, sebbene a queste date essi appaiano ancora “faticosi” e caratterizzati da pose meno dinamiche, rispetto ai dipinti successivi.
 
L’opera si trova presso la Galleria Nazionale dell’Umbria.