Martirio di San Sebastiano – Chiesa di Santa Maria Assunta – Cerqueto (Perugia)
L’affresco, il cui stato lacunoso non impedisce di apprezzarne l’alto livello qualitativo, è l’unico frammento superstite della decorazione della vecchia chiesa demolita nel 1779 circa.
In origine il dipinto era collocato nella cappella intitolata a Santa Maria Maddalena, a decorazione della quale era dipinta anche un’immagine della santa, sovrastata dalla Trinità circondata da sei angeli. La cappella era stata fondata nel 1478 a ringraziamento per la liberazione dalla peste, contro cui San Sebastiano era uno dei protettori, grazie alla sua miracolosa sopravvivenza al martirio delle frecce: infatti, la tradizione popolare credeva che le epidemie fossero diffuse anche a causa di frecce infettate con il morbo mortale. Accanto al santo si trova un altro personaggio dal forte potere taumaturgico, San Rocco, di cui rimane solo una gamba sulla quale sono mostrate le piaghe sanguinanti e purulente. Il terzo santo a destra è identificato con San Pietro, dal momento che si intravedono il pallio apostolico e la tunica.
Sotto San Sebastiano era leggibile una lunga iscrizione recante la firma del pittore, la data e le motivazioni dell’opera; l’identificazione diretta con un pittore e un preciso anno fornisce agli studiosi un’importante attestazione per quella che sembra essere una delle primissime opere del giovane Perugino.
Il dipinto è conservato nella chiesa di Santa Maria Assunta a Cerqueto.