Fondazione Cassa di Risparmio – Firenze
L’architetto Giovanni Michelucci (1891-1990) ottiene il compito di riorganizzare in maniera razionale gli spazi funzionali del Palazzo, caratterizzato da nuclei realizzati in epoche diverse. Per le parti di nuova costruzione, Michelucci adotta soluzioni moderne per l’epoca, come l’utilizzo di cemento armato a vista alternato alle tamponature trattate a intonaco bianco, il legno e l’ottone per la definizione delle profilature architettoniche e dell’arredamento, il marmo bianco con liste di rosso Verona per i pavimenti. Il rapporto dinamico tra interni ed esterni in costante dialogo mediato dall’uso di volumetrie appropriate è espresso con espedienti quali le ampie pareti vetrate di facciata rivolte verso il giardino e il piazzale laterale. Il nuovo Palazzo viene inaugurato nel 1957.
Appartengono alle epoche precedenti la Sala delle Colonne, in origine cortile aperto dell’antica residenza seicentesca della famiglia Pucci del ramo di Ottavio e i segni artistici di carattere eclettico operati, tra gli anni venti e trenta del Novecento, da Galileo e Tito Chini, per volontà del Presidente Guglielmo Pecori Giraldi in occasione del 1° centenario di fondazione della Cassa di Risparmio. Oggi gli unici elementi superstiti di questi lavori sono le porte vetrate dell’ingresso principale del Palazzo su via Bufalini, il pavimento in cotto di una delle stanze al primo piano e le pitture murali nell’ambiente contiguo, recentemente restaurate.