Madonna in trono tra le Sante Rosa e Caterina d’Alessandria e due angeli – Musée du Louvre -Parigi

Considerato a lungo un capolavoro del Perugino, il dipinto sembrerebbe invece eseguito insieme ad un collaboratore (probabilmente Andrea d’Assisi detto l’Ingegno), facente parte della sua bottega.
Al centro della scena troviamo la Vergine col Bambino, seduta su un trono rialzato da una base riccamente decorata e dai bordi aggettanti; ai lati, leggermente arretrate rispetto a madre e figlio, posano in piedi due figure di sante, identificabili come Santa Rosa (sulla sinistra) e Santa Caterina (sulla destra).
La composizione è inquadrata da un basso parapetto rettangolare, il cui scorcio prospettico viene rimarcato dal pavimento a scacchi; sopra la balaustra poggiano due angeli stanti, simmetrici tra loro, colti nell’atto della preghiera.
I corpi dei protagonisti sono modellati dalla luce, secondo l’ideale di pacata armonia tipica della corte medicea del tempo; il ricco panneggio delle vesti contribuisce inoltre a donare alle figure un senso di composta monumentalità.
Sullo sfondo, si apre il dolce paesaggio campestre tipico del Perugino, privo di asperità, dove le colline digradano in modo armonioso e sfumano a mano a mano che si allontanano secondo le regole della prospettiva aerea.
 
L’opera, databile al 1490/1492, fu parte della collezione del re di Olanda Guglielmo II, dalla quale venne acquistata nell’agosto 1850 dal Musée du Louvre, dove è attualmente conservata.