Oratorio della Nunziatella – Foligno

Storia

L’appellativo “Nunziatella” rimanda al mistero dell’Annunciazione ma, posto in grado vezzeggiativo, ricorda anche le piccole dimensioni del santuario, il cui esempio illustre è quello della Santissima Annunziata di Firenze, ampiamente frequentato dai folignati nel corso del Quattrocento. Tuttavia, la chiesetta umbra, il cui nome la distingue da altri due edifici di culto dedicati alla Vergine Annunciata presenti in città, rimane riflesso di una devozione mariana locale, scaturita a seguito di un evento prodigioso.

In un vano interno della casa di abitazione dell’aromatario Niccolò di Giacomo, nel rione della Croce, era stata fatta affrescare un’Annunciazione, di artista e data tuttora ignoti, come era in uso fare per semplice devozione o per grazia ricevuta, all’interno o all’esterno di abitazioni e edifici. Nel 1489 avviene un evento straordinario legato a quell’immagine, i cui dettagli non ci sono stati tramandati nei documenti, di cui uno è un atto del Vescovo di Foligno del 20 ottobre 1489 in cui si menziona l’acceso pellegrinaggio e conseguente lascito di elemosine di fronte all’icona miracolosa; l’altro riguarda una notizia di Ludovico Iacobilli dello stesso anno, datato al 24 ottobre, in cui ci informa della consacrazione della chiesa dell’Annunciata alla Croce. Infatti, a seguito della grande risonanza legata al simulacro dipinto, il Comune acquista la casa dell’aromatario per trecento fiorini, al fine di erigere un altare con i proventi delle offerte, e la demolisce, risparmiando il muro verso l’attuale sagrestia e quello su cui era stata in origine dipinta la scena mariana.

Il Santuario della Nunziatella è di piccole dimensioni, ha le sembianze di uno scrigno e, caso unico nel suo genere, forse per l’esiguità degli spazi disponibili, adotta in pianta la forma quadrata arricchita da sei nicchie di ridotta profondità e di matrice brunelleschiana, in cui vengono collocati quattro altari tra cui quello legato all’immagine miracolosa, collocato non in posizione di rilievo ma paritetica con gli altri.

In Umbria, questa soluzione strutturale si era rivelata una formula di successo, se pensiamo alla sua messa in essere anche nel Duomo di Spoleto. La perdita dei registri contabili della Nunziatella ci priva purtroppo di alcune informazioni importanti circa le maestranze che vi hanno operato, tra cui l’architetto responsabile del progetto sebbene gli studiosi suggeriscano il nome di Francesco di Bartolomeo da Pietrasanta, presente in quegli anni a Foligno, di formazione toscana.

Interno

All’interno, entro le sei nicchie scandite da lesene poste su un alto zoccolo, si trovavano quattro altari: quello dell’Annunziata, quello di San Giovanni Battista, intervallato dall’ingresso alla sagrestia, l’altare di San Rocco e, di fronte, quello di San Michele Arcangelo.

L’altare dell’Annunziata presentava l’immagine oggetto del miracolo, accolta entro una cornice lignea dorata che suddivideva il primo piano della Vergine, di artista ignoto, da quello dell’Arcangelo Gabriele dipinto da Lattanzio di Nicolò e trasferito alla fine dell’Ottocento presso la Pinacoteca civica; quest’ultimo è stato trafugato nel 1980. Sullo sfondo della nicchia, un affresco del 1575, attribuito a Giovanni Antonio Pandolfi da Pesaro o a Ercole Ramazzani di Arcevia, raffigura lo Spirito Santo fra angeli e, in basso, San Feliciano e il beato Pietro Crisci, mentre nella lunetta è rappresentato il Padre Eterno tra cherubini.

Sull’altare di San Rocco era posta una tela datata 1497, raffigurante il Santo con il committente, oggi esposta alla Pinacoteca di Palazzo Trinci a Foligno e assegnata a un pittore locale.

La nicchia dedicata all’altare di San Michele era ornata invece da una tela della fine del Quattrocento o dei primi del Cinquecento, con cornice, che effigiava l’Arcangelo, anch’essa oggi custodita alla Pinacoteca folignate.

L’altare intitolato a San Giovanni Battista, presenta, su commissione di Giovanni Battista Morganti, il catino e il tamburo absidale dipinti da Perugino probabilmente tra il 1505 e il 1507, quando la chiesa non era ancora ultimata o forse dopo la morte del committente nel 1512-1513.

L’attuale soluzione architettonica dell’ingresso della chiesa è il risultato dell’intervento conservativo e di ristrutturazione avviato nel 1830, che ha interessato lo smontaggio delle parti scultoreo ornamentali e la ricostruzione muraria con elementi di recupero, al fine di ottenere un unico ambiente rettangolare, pertanto si suppone che in origine l’edificio avesse due piani distinti: l’uno, con vestibolo, due finestre e una lunga grata di ferro con due porte di accesso alla chiesa.

Oratorio della Nunziatella di Foligno.

Informazioni utili

Oratorio della Nunziatella

Le meravigliose opere di Perugino che sono conservate qui:

Battesimo di Cristo