Sant’Antonio Abate in trono tra i santi e l’Eterno – Chiesa di San Pietro – Città della Pieve
L’affresco, attribuito all’ambito peruginesco e talvolta al grande maestro umbro, non ha alcun documento ma si ritiene possa essere stato eseguito a seguito dei rifacimenti della piccola chiesa di Sant’Antonio Abate, ricostruita due volte tra il 1438 e il 1508, da parte dei Disciplinati di San Salvatore, che aveva lì la sua sede a partire dal XIV secolo.
Il soggetto è Sant’Antonio Abate in trono, affiancato da San Paolo Eremita e San Marcello e sovrastato dalla figura di Dio Creatore circondato da cherubini.
Il soggetto è Sant’Antonio Abate in trono, affiancato da San Paolo Eremita e San Marcello e sovrastato dalla figura di Dio Creatore circondato da cherubini.
Nel 1861, l’edificio che ospita il dipinto riversa di nuovo in pessime condizioni, perciò l’affresco viene malamente staccato e riportato su tela; oggi, nonostante le sfortunate vicende e delle ridipinture invasive, l’opera permette di paragonarla al Sant’Agostino di Pittsburgh, nella figura di Sant’Antonio, di apprezzare l’innovativa finta partizione architettonica ideata dal pittore e di individuare la mano di uno degli aiuti, forse Giacomo di Guglielmo il quale è solito affiancare Perugino durante lavori svolti a Città della Pieve.