Scomparti di predella con storie di San Girolamo e Cristo sul sarcofago – Musée du Louvre – Parigi

Le tre tavole erano utilizzate come scomparti di predella di una pala non identificata, probabilmente dedicata anch’essa a San Girolamo.

I piccoli dipinti, databili ai primi anni del 1470, raffigurano due miracoli compiuti dal Santo: la scena di San Girolamo che resuscita il Cardinale Andrea (sulla destra) è infatti ripresa da una lettera apocrifa del vescovo di Gerusalemme Cirillo indirizzata a Sant’Agostino, mentre l’episodio raffigurante San Girolamo che assiste i due giovani impiccati ingiustamente si riferisce ad una storia dello Hieronymanium di Giovanni di Andrea.

In entrambe le tavole, la figura di san Girolamo, dalla rossa veste cardinalizia, è ben riconoscibile; nel dipinto di sinistra, il santo è al centro, colto nell’atto di reggere i due giovani impiccati raffigurati nudi, mentre in quella di destra fronteggia il cardinale Andrea, la cui resurrezione è già avvenuta. 
San Girolamo è invece assente nel dipinto centrale, raffigurante il Cristo morto: il corpo di Gesù emerge dal sepolcro, dalla struttura classicheggiante in marmo bianco profilata in porfido rosso stagliata sullo sfondo dorato, sul quale sono poggiati i simboli della passione.
 
Le opere si trovano al Museo del Louvre, Parigi.