Santa Maria dei Servi – Città della Pieve
La chiesa di Santa Maria dei Servi è situata nei pressi di Porta di Vecciano, appena fuori dalla cinta muraria. L’edificio risale al XIII secolo: il nucleo originale prevedeva unicamente un oratorio dedicato alla Madonna della Stella; nel 1343, dopo l’insediamento dei Servi di Maria, che qui si stabilirono a partire dal XIII secolo costruendo anche un convento, la chiesa originaria venne definitivamente inglobata nel nuovo complesso.
La chiesa, in origine di stile gotico, fu edificata seguendo uno schema tipico degli ordini mendicanti (unica navata, abside quadrata e volte a crociera), ma l’intero complesso subì diversi lavori di ampliamento già a partire dal secolo successivo, tra il 1486 e il 1487. I diversi archivi storici ci restituiscono in effetti diversi documenti che testimoniano la feconda attività dei Servi di Maria, attivi durante tutti i secoli di permanenza nella realizzazione di diversi lavori che potessero sempre apportare migliorie al complesso.
I vari rimaneggiamenti, specialmente i lavori di restauro risalenti al periodo fra XVII e XVIII secolo, modificarono radicalmente l’aspetto della chiesa, che oggi appare come un grande invaso bianco, di piacevole effetto scenografico. Il campanile addossato all’edificio risale al XIX secolo.
Interno
Entrando, si vede, a destra, un affresco di Pietro Perugino raffigurante la Deposizione dalla Croce; estremamente frammentario, fu eseguito dal pittore in un periodo molto avanzato della sua attività (1517). Questo affresco, per lungo tempo difficilmente ispezionabile a causa di un setto murario fatto costruire dai Serviti per raggiungere l’organo, fu liberato verso il 1880; con l’occasione fu anche sottoposto ad un primo restauro. Sulla parete di controfacciata, che fa angolo con la precedente si vede la rappresentazione, molto danneggiata, di un Compianto sul corpo di Cristo. Qui, con un espediente pensato per mettere insieme scultura e pittura, Perugino recuperò e sistemò, all’interno di una nicchia appositamente realizzata, un gruppo scultoreo della prima metà del Quattrocento (ora posizionato sull’altare maggiore) raffigurante un Vesperbild (Madonna con il Cristo esanime adagiato sulle ginocchia). A tale insieme, di forte intonazione drammatica, doveva originariamente rivolgersi il gruppo di dolenti realizzati all’intorno.
In corrispondenza del primo altare di destra è stato riportato alla luce, demolendo una parte del rivestimento barocco, un affresco, di stile peruginesco, raffigurante la Madonna della Stella tra i Santi Pietro e Sebastiano.
L’altare maggiore, opera del Mazzuoli, presenta ai lati una grande macchina d’altare con statue in stucco, di gusto post-berniniano, raffiguranti il Beato Giacomo Villa e il Beato Matteo Lazzari.
In un vano sottostante, a crociera gotica, sono ospitate tele di proprietà ecclesiastica che documentano la pittura a Città della Pieve tra il XVI e il XVII secolo.
La chiesa, sconsacrata già a partire dall’11 dicembre 1860 per effetto del Decreto di soppressione delle corporazioni religiose emanato dal Regio Commissario per l’Umbria, fa oggi parte del circuito museale cittadino. Avendo subito dei danni strutturali a causa del terremoto del 26 settembre 1997, il complesso è stato oggetto di lavori di ristrutturazioni e consolidamento statico, iniziati nel 2000 e portati a termine nel 2009, grazie ai quali è stato possibile recuperare i locali del piano seminterrato, archi-voltati ed in muratura di mattoni a vista, nel quale è stato realizzato il Museo Civico Diocesano. Il Museo, strutturato come una quadreria, conserva opere non solo già originariamente presenti all’interno della ex chiesa ma anche provenienti da altre chiese di proprietà comunale e/o della Diocesi di Città della Pieve.
Informazioni utili
Museo Civico Diocesano ex chiesa di Santa Maria dei Servi
Sito web: www.beniculturali.it