Cappella Sistina – Città del Vaticano

La Cappella Sistina nasce dai resti della Cappella Magna, costruita probabilmente da Papa Innocenzo III tra la fine del XII secolo e l’inizio del XIII; l’aspetto odierno si deve invece a Papa Sisto IV, da cui prende il nome, nell’ambito dei progetti di riqualificazione dei monumenti abbandonati durante il periodo di cattività avignonese.

La demolizione della Cappella Magna, di cui furono conservate unicamente le pareti medioevali fino all’altezza del primo cornicione, ebbe inizio durante la seconda metà del 1475; il progetto di consolidamento delle mura con la costruzione di una cortina laterizia si deve agli architetti fiorentini Baccio Pontelli e Giovannino de’ Dolci. 

La Cappella ha una struttura a base rettangolare coperta da una volta a botte ribassata; tra le intersecazioni delle vele si creano delle lunette, sotto le quali si aprono le finestre ad arco da cui penetra la luce.

I lavori furono portati a compimento nel 1483: il 15 agosto, in occasione della festa dell’Assunzione della Vergine, la cappella fu consacrata e dedicata a Maria.

Tra il 1481 e il 1482 fu terminata anche la decorazione pittorica, affidata ai più importanti maestri dell’epoca, quali Perugino, Sandro Botticelli, il Ghirlandaio, Cosimo Rosselli e Luca Signorelli.

Nel corso del Cinquecento, a causa dei lavori di ristrutturazione della Basilica di San Pietro, la volta della cappella subì dei danni, e si perse il cielo stellato realizzato da Piermatteo d’Amelia; Giulio II, il papa dell’epoca, ne affidò quindi il rifacimento a Michelangelo nel 1508, che tra il 1536 e il 1541 realizzò anche l’imponente affresco del Giudizio Universale sulla parete dietro l’altare.

La Cappella Sistina, decorata dall'equipe di pittori guidati dal Perugino a fine Quattrocento e da Michelangelo Buonarroti nel Cinquecento.

Informazioni utili

Le meravigliose opere di Perugino che sono conservate qui: