Sant’Elena e un altro Santo (?) – Lindenau Museum – Altenburg
Le due tavole, raffiguranti Sant’Elena ed un altro santo, facevano originariamente parte della Pala della Santissima Annunziata, uno dei polittici più grandi e prestigiosi della Firenze rinascimentale, commissionato nel 1500 dai frati della chiesa dei serviti.
Progettata dall’architetto e falegname Baccio d’Agnolo (1462–1543), la struttura della pala, dalla forma di arco trionfale in stile classico, accoglieva numerosi pannelli innestati sulla parte frontale, sul retro e sui lati. Inizialmente, la realizzazione delle tavole fu affidata a Filippino Lippi, il quale però morì il 20 aprile 1504; il 5 agosto 1505 l’incarico passò quindi al Perugino, che terminò il lavoro nel 1507.
I pannelli del polittico, ormai smembrato, sono attualmente conservati in vari musei sparsi in tutto il mondo (ad eccezione dell’Assunzione della Vergine, rimasta in una cappella laterale della chiesa della Santissima Annunziata di Firenze): la Deposizione è alla Galleria dell’Accademia di Firenze; San Giovanni Battista e Santa Lucia (o Santa Illuminata da Todi) sono attualmente conservati al Metropolitan Museum di New York; Santa Caterina d’Alessandria si trova in una collezione privata di Roma e San Nicola da Tolentino (o San Filippo Benizi, secondo recenti interpretazioni) alla Galleria Nazionale d’Arte Antica, sempre a Roma.
Le due tavole in oggetto, Sant’Elena e il santo maschile, sono invece conservate al Lindenau Museum di Altenburg; entrambi i santi sono raffigurati entro nicchie, la cui semicupola è retta da delle paraste che terminano con dei capitelli dorici dalle quali partono delle cornici marcapiano profilate in oro e marmo verde che corrono per tutto il perimetro dell’architettura.
Sant’Elena, elegantemente abbigliata con una veste rossa ed un mantello dorato che pende dalla spalla sinistra, si volge verso sinistra ed indica verso destra con una mano, mentre con l’altra regge un libro; l’altro Santo indossa invece una semplice tunica nera ed è immerso nella lettura di un tomo, mentre stringe un giglio, simbolo di purezza.
Le due opere si trovano al Museo di Altenburg, a Lindenau.